Snapchat e marketing

SnapchatSnapchat è un’app che sta riscuotendo sempre più successo e sono più di 150 milioni gli utenti attivi al giorno ma a prima vista non è sicuramente la più user friendly. Chi è solito utilizzare Whatsapp e Facebook e scarica per la prima volta Snapchat si sente inizialmente perso. Ma è utile imparare ad usarlo perchè ha grandi potenzialità.

Che i social media siano un ottimo canale da sfruttare per le strategie di marketing aziendali è ormai più che assodato. Molte aziende fanno, giustamente, largo uso di campagne social per una serie di validi motivi, tra cui la possibilità di ampliare il proprio bacino di utenti, fidelizzandoli e riducendo considerevolmente la distanza inevitabile tra brand e clienti.

La presenza sui social dà un volto umano ai brand, e anche questo lo si sente ripetere da tempo. A movimentare la scena social ci pensa la nascita di nuovi social network, che si muovono veloci come il magma. Tra questi, negli ultimi anni è arrivato con un effetto a dir poco dirompente un nuovo social network sotto le vesti di un’app di messaggistica istantanea per smartphone e tablet, incentrata sulla condivisione di contenuti in formato video. Si tratta di Snapchat, il cui logo con il fantasmino bianco su sfondo giallo rimarrà nella vostra testa non appena lo vedrete.

Ed è proprio questa applicazione, con le opportunità che offre in termini di marketing, la protagonista di questo articolo. Sapevate che l’ideatore di Snapchat ha rifiutato una cospicua offerta da parte del boss di Facebook, Mr Zuckerberg, che la voleva comprare?

Snapchat, come funziona

wide-snapGli Snapchatter possono creare dei video istantanei a schermo pieno in formato verticale, non editabili a posteriori, della durata massima di dieci secondi e che si autodistruggono dopo 24 ore. Proprio così, i contenuti condivisi su Snapchat restano disponibili per una sola giornata.

Tutto ciò va nella direzione opposta rispetto a Facebook, che con il suo “On This Day” punta a far leva sulle memorie archiviate, ripresentando i contenuti condivisi da un utente lo stesso giorno di uno, due, tre anni fa. Se Facebook archivia i ricordi, Snapchat li cancella per proporne altri di sempre nuovi ed estemporanei, in un ciclo di ricambio continuo che porta l’utente a focalizzarsi sulle sensazioni che un determinato contenuto ha suscitato in lui, più che sulla fruizione del contenuto fine a se stessa.

Questa fugacità degli snap (l’equivalente dei post) ha dei lati molto positivi, dal momento che stimola gli snapchatters a non farsi sfuggire i contenuti di coloro che seguono di più. Inoltre le funzionalità dell’app sono molteplici e divertenti, perciò gli utenti, che in media hanno dai 18 ai trent’anni, si divertono nell’utilizzarla.

L’arrivo di questa applicazione, oltre a confermare quanto il video sharing sia una tendenza sempre più dilagante, ha attirato la curiosità degli esperti di social media, che ben presto hanno capito che questo social network offre molte possibilità anche per la promozione dei brand.