Portare nel mondo del lavoro tutte quelle dinamiche, e in particolare quelle legate al concetto di “condivisione”, che hanno fatto di Facebook il luogo più importante della nostra vita digitale. Questo è in sintesi l’obiettivo di Facebook Workplace, una sorta di piccolo clone del più popolare dei social network in salsa business.
Il social in blu ha lanciato la sua sfida ai social network per ufficio, da LinkedIn passando per Slack, Yammer, Convo, Salesforce Chatter e le altre piattaforme che promettono di farci lavorare meglio. Le 5 nazioni in cui è più usato sono India, Norvegia, Stati Uniti, Regno Unito e Francia. Facebook dunque lancia da oggi Workplace per colmare il gap nel mercato tra le aziende e coloro i quali non lavorano in ufficio o alla scrivania. Si tratta di lavoratori del commercio al dettaglio, equipaggi delle navi, baristi, i quali non avevano accesso agli strumenti di lavoro tradizionali. Questo social ha tutto del Facebook originario e qualche altra funzione in più. Aiuta le organizzazioni a collaborare utilizzando funzioni di Facebook già familiari quali News Feed, Gruppi, Chat, video Live e tante altre. Ed è sopratutto un prodotto mobile-first, in questo modo i dipendenti possono utilizzarlo per lavorare con i loro colleghi da qualsiasi luogo del mondo.
Workplace non sarà però gratuito: le aziende che vorranno implementarlo al proprio interno dovranno pagare una tariffa mensile variabile in base al numero dei dipendenti: si va dai 3 dollari per al mese per utente per le società con organico sotto i 1.000 lavoratori al singolo dollaro per utente per le mega-imprese con oltre 10.000 lavoratori.