Se da una parte il lavoro sembra non esserci, da un’altra la richiesta di giovani (a tempo indeterminato) cresce senza sosta. Parliamo di quelle professioni legate alle nuove tecnologie e ai nuovi business: big data, Internet of Things, Cloud, Artificial Intelligence.
Nomi che sembrano complicati, ma che nascondono grandi opportunità. «Smetti di spendere del tempo che vale dollari in lavori da un penny». Diceva Mary Kay Ash, una delle donne più potenti al mondo (fondò la multinazionale Mary Kay cosmetics), ed è proprio vero.
Modis e «Digitalmente»
Il compito di Modis, azienda specializzata nel recruitment del settore Ict (Information and Communications Technology), è quello di valorizzare al massimo le giovani menti; stimolando formazione e assunzioni nei nuovi settori digitali.
«In Italia, ma anche nel resto del mondo, abbiamo una problematica peculiare: gli studenti non intraprendono un percorso professionale che va a sopperire le richieste di professionisti nel campo delle nuove tecnologie».
Sostiene Cristiano Pechy, Managing Director Italia di Modis. «Per stimolare scelte di percorso di studi legati all’Ict, assieme ad Oracle abbiamo promosso l’iniziativa “Digitalmente”: siamo andati nelle scuole superiori per spiegare le concrete possibilità delle professioni del futuro».
4000 contratti a tempo indeterminato
Per dare un’idea della richiesta, in Italia ogni anno le proposte di contratto a tempo indeterminato nel campo delle tecnologie informatiche sono più di 4000. I laureati che escono dal Politecnico di Milano sono poco più di 200.
Un gap che lo stesso Richard Clayton, vice presidente della divisione analytics di Oracle ha voluto commentare: «Le istituzioni non capiscono che l’Ict è un settore fondamentale, il mondo sta cambiando, bisogna investire per preparare gli studenti.
La nostra strategia è di lavorare con le istituzioni per creare percorsi di studio formativi ad hoc per queste nuove competenze».
«Aprirsi e non chiudersi»
La digital transformation racchiude la necessità di preparare in maniera differente le nuove generazioni. «Il lavoro si evolve. La mente umana rimarrà necessaria ma verranno richieste altre figure professionali».
Continua Cristiano Pechy. «È importante che le aziende che ospitano al loro interno competenze in ambito tecnologico facciano formazione, tramandino il loro sapere. Bisogna quindi aprirsi e non chiudersi, è troppo importante per il nostro futuro».