Il 18 luglio 1997 un fiocco azzurro veniva appeso alla porta del digitale: nasceva il blog. Questa data è stata scelta come nascita simbolica del blog ma, in realtà, si riferisce allo sviluppo, da parte dello statunitense Dave Winer, del software che permise la prima pubblicazione di questa sorta di diario online sul web.
Il primo blog è stato effettivamente pubblicato il 23 dicembre 1997 grazie a Jorn Barger, un commerciante americano appassionato di caccia che decise di aprire una pagina personale per condividere i risultati delle sue ricerche sul web riguardo al suo hobby.
Negli Usa il blog ha riscosso un gran successo: da privilegio esclusivo di università e centri di ricerca, si è evoluto fino a diventare alla portata di tutti gli utenti.
Nel 2001 la “moda” del blog è approdata anche in Italia.
Utilizzando semplicemente una connessione a internet, i “blogger” (così sono stati definiti i fruitori) hanno creato in maniera facile e veloce siti personali su cui pubblicare storie, pensieri, informazioni, notizie e opinioni in completa autonomia. Da quel momento il blog è diventato un luogo dove poter stare virtualmente insieme agli altri e dove, generalmente, poter esprimere la propria opinione in libertà.
Negli anni il suo utilizzo ha periodicamente registrato alti e bassi, sopratutto con l’avvento dei cugini social network: Facebook, Twitter e Instagram sono diventati i maggiori competitor dei blog, ma nessuno di questi è riuscito a sostituirli.
Il blog, infatti, porta con sé un elemento difficilmente replicabile attraverso i profili dei social: è una piattaforma trasversale, ed è questa la caratteristica che lo rende ancora preferibile come luogo in cui pubblicare un contenuto testuale.