Calligrafia, passione social: l’amore per la scrittura riparte dal web

calligrafiaSe vi capita di vedere un amico scrivere per cento volte la stessa lettera non prendetelo per pazzo. Con ogni probabilità starà seguendo un tutorial su Youtube dedicato alla calligrafia e al lettering. Sembrava un’arte destinata a morire, invece la scrittura a mano è oggi più viva che mai.

Da video sul web a Instagram, ovunque in rete spopolano tutorial, blog e corsi online dedicati alla calligrafia e all’hand lettering, mentre nelle librerie virtuali vanno a ruba i testi essenziali per i ‘beginners’, i principianti.

Merito, difficile crederlo, anche di quella tecnologia che sino a ieri si credeva causa della sua scomparsa, ma soprattutto dei tanti moderni calligrafi: artisti giovani, bravi e seguitissimi sui social che, a colpi di hashtag, stanno risvegliando nel mondo l’amore per la scrittura e il disegno delle lettere (la calligrafia e il lettering).

Una mania tutta nuova difficile da misurare, la cui portata però si intravede nel numero dei contenuti pubblicati: oltre 260mila i video caricati su YouTube nell’ultimo anno per l’handlettering, 506mila quelli per la calligrafia (di cui circa duemila i risultati in italiano), più di tre milioni invece i post condivisi su Instagram.

Risultati cui andrebbero sommati quelli di altre piattaforme come Pinterest, Flickr, Facebook, le comunità dedicate o i siti per la vendita diretta dei lavori come Etsy. Un mondo parallelo che da subcultura sta diventando mainstream – cioè di pubblico dominio – e che coinvolge sempre più youtuber, guide tra i giovanissimi, che, tra un tutorial sul make up e uno sui pancake, ora insegnano anche a scrivere. Sono loro, specializzati o dai mille interessi, a fare da mediatori tra la nicchia e la massa di non addetti ai lavori, trasformando tutto ciò che riprendono in tendenza.

Dalla carta al tablet. Se è ormai chiaro che è si aperta una nuova era per la scrittura a mano, dischiusa anche dall’invenzione del touch screen e dal gommino delle penne digitali. È ormai chiaro che chi pensa di lavorare subito con l’iPad è sulla strada sbagliata. Calligrafi e letterer la carta non la lasciano mai: i lavori si digitalizzano, di rado si producono direttamente da un supporto elettronico.