Lo scorso 28 ottobre Facebook ha annunciato una grande operazione di ‘rebranding’, con un nuovo nome, Meta. L’obiettivo è quello di essere vista come una società del metaverso, non più solo come un social network e un insieme di app.
Anche Microsoft ha annunciato i suoi piani per questa tecnologia con spazi personalizzati e immersivi per incontrarsi nel lavoro. “Il metaverso è qui e non sta solo trasformando il modo in cui vediamo il mondo, ma anche il modo in cui vi partecipiamo, dalla fabbrica alla sala riunioni”, ha detto il Ceo Satya Nadella. Tra le altre aziende che puntano su questo ambito c’è Nvidia, il colosso americano dei semiconduttori, ma anche la piattaforma di giochi Roblox. E la Cina non sta certo a guardare con ByteDance, Alibaba e Tencent.
In un futuro mondo virtuale diventerà centrale anche il tema della vendita dei beni virtuali già esploso da tanti anni nel settore del gaming e tornato d’attualità di recente con gli Nft, i certificati digitali che negli ultimi mesi hanno conosciuto un vero e proprio boom in tanti settori. Per questo, anche aziende non tecnologiche potrebbero investire nel metaverso. È il caso di Nike: ha registrato alcuni dei suoi marchi per l’uso in contesti virtuali, il che fa pensare che si stia preparando a una presenza in questo ambito.