Lo scandalo sulla raccolta dei dati di 50 milioni di utenti Facebook poi passati alla società di consulenza Cambridge Analytic per sospetto uso di propaganda politica ha riacceso il dibattito sulla privacy online. Ecco 10 semplici e preziosi consigli per tutelare i nostri dati personali. Il decalogo è stilato da Qwant, motore di ricerca europeo che dichiara di non profilare gli utenti né di usare bolle di filtraggio per presentare i risultati della ricerca.
1. Utilizzate un motore di ricerca che non memorizza le ricerche effettuate. In questo modo non potrà né salvare i vostri dati, né condividerli con terze parti.
2. Attivate la protezione anti tracciamento presente in ogni browser.
3. Quando installate le applicazioni sul vostro smartphone, prestate attenzione alle funzioni che scegliete di attivare e non acconsentite l’accesso a dati o strumenti non strettamente indispensabili a garantirne la funzionalità: per esempio accesso alla rubrica, al microfono o fotocamera, alla geolocalizzazione.
4. Compilate, per esempio sui social, solo i campi strettamente obbligatori e necessari. Non pubblicate il vostro numero di telefono: i vostri amici sanno già come rintracciarvi.
5. Chiudete le applicazioni quando avete finito di utilizzarle. Oltre a consumare energia, infatti, alcune potrebbero “ascoltarvi” e trasmettere i vostri dati.
6. Sui social non accettate tra i vostri amici persone che non conoscete.
7. Inventate delle risposte alle domande di sicurezza. Indicazioni sul nome della propria madre o della città di nascita sono facilmente reperibili online.
8. Differenziate! Non usate i servizi di un unico player (come posta, mappe, video, social). Sarà così più difficile ricostruire precisamente il vostro profilo.
9. Mantenete spenti gli assistenti vocali quando non li usate: potrebbero “ascoltarvi”.
10. Non fate giochi online la cui provenienza non sia assolutamente certa. Spesso sono solo un modo per aver accesso alle vostre foto o informazioni.