Essere truffati in rete proprio mentre si apre una mail che dovrebbe proteggere i nostri dati personali. Sembra un paradosso eppure secondo gli esperti dell’informatica è possibile. Proprio in queste ore stiamo ricevendo decine di mail che ci segnalano l’entrata in vigore del nuovo regolamento Ue sulla privacy, tra queste però potrebbero esserci alcune che invece di tutelarci rubano i nostri dati.
L’ondata di messaggi che sta interessando la casella di posta elettronica di migliaia di utenti comporta infatti in rischio di phishing. Si chiama così la truffa effettuata su Internet attraverso la quale un malintenzionato cerca di ingannare la vittima convincendola a fornire informazioni personali, dati finanziari o codici di accesso, fingendosi un ente affidabile.
“Un evento così importante nel mondo tecnologico potrebbe attrarre i criminali informatici – spiegano i ricercatori di Kaspersky Lab – Negli ultimi mesi abbiamo registrato un gran numero di e-mail di spam legate in un modo o nell’altro alla Gdpr, il nuovo regolamento Ue sulla privacy. Si tratta generalmente di spam legato a inviti a seminari e workshop a pagamento, in cui si promette di spiegare i pro e i contro del nuovo regolamento e le sue implicazioni per le imprese”.
Secondo la società di sicurezza, inoltre, ci sono anche offerte sospette per installare un software a pagamento che fornisce risorse web con tutto il necessario per rispettare le nuove regole. Proprio poche settimane fa una truffa di phishing correlata al Gdpr è stata scoperta dai ricercatori della società di sicurezza informatica Redscan: tentava di rubare dati con mail che affermano di provenire da Airbnb.