Shazam si rifà il look: le novità dell’app che riconosce la musica

shazamDesign più semplice e pulito, logica legata alle sezioni da esplorare con gli “swipe” ma funzionalità sempre ben salde intorno al pezzo forte: il grande bottone per individuare i brani in pochi secondi.

Da qualche giorno Shazam, l’applicazione per scoprire come si chiama la canzone che stai ascoltando in auto, alla radio di casa o dovunque ci sia una fonte sonora abbastanza chiara, è tutto nuovo. Sia nella sua versione gratuita che in quella battezzata Encore, a pagamento.

Nel complesso, la usano 350 milioni di utenti nel mondo e gli italiani la amano moltissimo: ci taggano almeno 45 milioni di brani al mese. L’impostazione di base dell’aggiornamento ruota intorno agli “swipe”, cioè alla possibilità di scorrere il dito da una parte o dall’altra per accedere alle diverse sezioni.

Ad esempio, scorrendo verso destra si apre l’area dedicata ai ‘Miei Shazam’, cioè ai brani che abbiamo identificato da quando utilizziamo l’applicazione. Da quella stessa sezione i pezzi si possono acquistare o riprodurre collegando l’app ad Apple Music o a Spotify. Si possono inoltre seguire i profili dei singoli artisti, per rimanere sempre aggiornati e dare in pasto al programmino una quantità di dati che tornerà utile alla personalizzazione dell’atra sezione principale.

Scorrendo il dito verso sinistra, infatti, si apre ora ‘Scopri’. Si tratta di una specie di raccolta di contenuti come video, playlist e brani consigliati di cui riprodurre un estratto di 30 secondi (o, appunto, per intero collegando Spotify & co.). L’esperienza d’uso è fluida, veloce, semplicissima. Una sottosezione molto interessante è quella dedicata alle Classifiche di Shazam. È possibile scoprire le hit più ascoltate in tutti i Paesi del mondo tramite una mappa oppure esplorare le chart per Paese.

Fra l’altro, data la natura di Shazam – legata all’esperienza in mobilità – la sezione ‘Prossime hit’ sembra davvero profetica, in grado cioè di raccontare con un po’ di anticipo quali siano le canzoni più ricercate. E quindi, con buona probabilità, quelle che esploderanno. Fra le ultime novità anche il bottone di una fotocamera collocato sempre nella schermata principale, quella con il grande logo utile ad avviare l’ascolto. Scansionando un codice potenzialmente stampabile ovunque (dalle t-shirt al packaging passando per volantini, dischi, cartelloni) si aprono esperienze di realtà aumentata. Una mossa simile a quella di Spotify.