Secondo uno studio Usa se siamo più attivi e attenti al benessere fisico è anche grazie alle conoscenze apprese via web e al contributo dei tracker per il monitoraggio della forma fisica, la corretta alimentazione e l’allenamento.
L’esperto: ”Un’app non può fare miracoli, ma aiuta a cambiare abitudini”.
Ricurvi su schermi retroilluminati, seduti per ore alla scrivania: computer e smartphone rimandano automaticamente a uno stile di vita pigro e scorretto. Uno studio americano, invece, ha provato esattamente il contrario.
Internet e device mobili aiutano a condurre una vita più sana e spingono a mangiare meglio e a essere fisicamente più attivi. La ricerca, pubblicata sul Journal of American Heart Association, ha preso in esame oltre vent’anni di letteratura scientifica: ben 224 pubblicazioni mediche facevano riferimento al rapporto tra stile di vita e tecnologia, valutando gli effetti di Internet, dei cellulari e dei sensori personali utilizzati per fare esercizio.
Analizzando le variazioni su dieta, grasso, attività fisica e dipendenze da tabacco e alcool, gli studiosi hanno così scoperto che, mentre chi usa i programmi di internet è in grado di tagliare le cattive abitudini in ciascuno di questi campi, chi utilizza applicazioni e programmi per cellulari è in grado di migliorare il movimento e combattere la pigrizia.
l miracolo non esiste. Insomma, la tecnologia da sola non basta. “Per variare uno stile di vita ci vuole un giusto programma e poi il tempo. Se non si entra in questa ottica, l’unico vero rischio, oltre a non rispettare il proprio metabolismo, è di abbandonare presto la nave”. E, in questo, non ci sarà applicazione o software a salvarci.