Zoom, l’app di videochiamate e videoconferenze diventata tra le più apprezzate dal pubblico durante i durissimi mesi di lockdown, ha annunciato di aver introdotto, nei primi mesi del 2020, più di 100 funzioni per migliorare le prestazioni della piattaforma. Lo ha scritto il suo fondatore, Eric Yuan, sul blog ufficiale dell’azienda,specificando che la maggior parte delle migliorie sono state apportate proprio sulle funzioni legate alla privacy e alla sicurezza.
Durante il periodo di quarantena, portata dal virus Covid-19, l’esponenziale crescita degli accessi all’app ha portato a galla diverse falle nel sistema, che hanno permesso a troll, molestatori e hacker di proliferare all’interno della piattaforma. Una situazione che ha portato a Zoom pesanti critiche e accuse di negligenza.
Tuttavia, l’azienda è subito corsa ai ripari, reclutando esperti di cyber security dal calibro di Alex Stamos (ex capo della sicurezza di Facebook) e Jason Lee (ex capo della sicureza di Salesforce.com) e coinvolgendo altre aziende ed organizzazioni responsabili della privacy sul Web. Le novità introdotte includono la possibilità di segnalare abusi e molestie da parte di altri utenti e una graduale introduzione della criptografia, che dovrebbe essere disponibile per tutti gli utenti (abbonati e non) entro la fine di luglio.
L’app di videoconferenze sta anche lavorando ad una politica di trasparenza per gestire meglio le richieste d’accesso ai dati da parte di Governi e organi di Polizia. Inoltre, nel corso degli ultimi mesi, Zoom ha incaricato diverse società esterne come Trail of Bits, NCC Group e Bishop Fox di lanciare attacchi contro la piattaforma stessa per testarne la tenuta di sicurezza. Per ora sono stati testati i data center, le API pubbliche per la versione desktop e mobile e il network interno dell’applicazione.
Con i miglioramenti già apportati e quelli ancora in corso d’opera sembra che l’app Zoom sia riuscita a trovare un equilibrio, rinforzando sia l’infrastruttura per permettere a migliaia di nuovi utenti di usare la piattaforma sia a risolvere i numerosi problemi di sicurezza che sono stati scoperti quasi ogni giorno negli ultimi mesi a causa, appunto, di un maggior utilizzo della piattaforma.
Fonti: Libero Tecnologia